La levatrice
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Sinossi
UNA STORIA DI CORAGGIO, RISCATTO E LIBERTÀ
Custode di un sapere antico,
una donna lotta per far nascere il futuro.
Non è una di loro, Mallena. Un giorno di sedici anni prima è arrivata a Norolani insieme con Jubanne, cui è bastato un attimo per innamorarsi e che l’ha sposata per proteggerla da un destino che gravava su di lei come una condanna. Eppure, per gli abitanti di quel paese dove il maestrale porta il respiro del mare, ormai è diventata un punto di riferimento. Perché Mallena è una llevadora che, mettendo in pratica il sapere antico tramandatole dalla madre, assiste tutte le partorienti, anche quelle delle famiglie più umili, senza mai pretendere nulla in cambio. Ma tutto precipita nel settembre 1917, quando Jubanne torna dal fronte ferito nel corpo e nell’anima. Per pagargli le cure necessarie, Mallena chiede a gran voce al consiglio comunale di essere remunerata per il suo lavoro e, ancora una volta, quel sussidio le viene negato. Come se non bastasse, in conformità a un decreto regio, viene assunta un’ostetrica diplomata, destinata a sostituirla.
Arriva dal continente, Angelica Ferrari: nonostante la giovane età, per essere lì ha combattuto a lungo, sfidando le convenzioni sociali e la disapprovazione del padre, che voleva relegarla tra le mura domestiche, sposata con un buon partito. E adesso deve lottare contro la diffidenza delle donne del paese, che la vedono come un’estranea e rifiutano le sue cure. Dovrebbero essere rivali, Mallena e Angelica, invece sono le due facce della stessa medaglia, entrambe spinte dal desiderio di libertà e indipendenza, entrambe tradite dalle persone che avrebbero dovuto proteggerle e vittime della quotidiana ingiustizia che il mondo sa riservare soprattutto alle donne. Tuttavia, quando la situazione si farà insostenibile e i fantasmi del passato torneranno a bussare alla porta di Mallena, sarà proprio l’intera comunità di Norolani a pretendere che, per una volta, si faccia davvero giustizia.
Una grande storia al femminile che, attraverso la lingua, i profumi, la poesia e la ruvidezza della vita quotidiana nella Sardegna d’inizio Novecento, narra di gente umile e schiva, ma unita da un profondo senso di comunità. E di una protagonista che, grazie a una saggezza ancestrale e alla solidarietà delle altre donne, matura in sé una nuova e luminosa consapevolezza.
- ISBN: 8842936421
- Casa Editrice: Nord
- Pagine: 384
- Data di uscita: 27-05-2025
Recensioni
Bibbiana Cau dà vita al personaggio di Mallena Devaddis, una donna di quasi quarant'anni che lavora come "llevadora" nella Sardegna del 1900. Si è trasferita in un paesino dell'entroterra sardo per amore di Jubanne, l'uomo che l'ha conquistata con un solo sguardo e che l'ha aiutata a fuggire da una Leggi tutto
"...T'assicuro ch'a tie...ch'a tie solu bramo...ca t'amo forte, t'amo, t'amo, t'am..." "...foglie cadute...attraversate da numerose sfumature di colore, decise a restare intatte eppure destinate ad appassire e dissolversi..."
Romanzo d’esordio di questa scrittrice che in passato ha lavorato come ostetrica. Ci racconta la storia di Mallena, conosciuta nel suo paese, Norolani, in Sardegna, come la “Ilevadora” Mallena esercita questa arte antica tramandata da sua madre. Il racconto è ambientato negli anni della prima guerra mo Leggi tutto
Una bella lettura, un romanzo storico che si ispira a storie di donne vere e realmente esistite, le llevadore, appunto, che per anni hanno offerto il loro sapere e le loro cure alle donne e ai bambini delle comunità in cui vivevano. È un argomento che mi sta molto a cuore perché credo che queste sian Leggi tutto
emozionante, potente, una storia scritta benissimo
un bel libro sulla resilienza e sulla solidarietà femminile. un romanzo che racconta la durezza della vita durante la guerra e nei paesini più piccoli